Le pronunce della Corte di giustizia dell’Unione Europea condensate in due testi, ed. 2023 e 2024, curati dagli Avvocati Fabio Ciani e Gabriele Damascelli rappresentano un corollario dell’evoluzione giurisprudenziale della Corte che sintetizza l’effetto diretto verticale in materia di Dazi, IVA ed Accise. Essi offrono a doganalisti, a professionisti del settore ed agli operatori economici che intrattengono rapporti commerciali con l’estero uno strumento giuridico qualificato per far valere l’applicazione dell’atto unionale nei confronti del soggetto pubblico. La selezione delle sentenze più importanti riportate nella 1^ edizione (accise; bunkeraggi; classificazione doganale; diligenza dell’operatore doganale; ITV; origine delle merci; incoterms; valore in dogana; ecc.) e nella 2^ edizione (cessioni intraUE; dazi; contraddittorio doganale e diritto alla difesa; forza maggiore e caso fortuito in materia doganale; obbligazione doganale; posizione doganale; onere della prova; gruppo IVA; ecc.) ispirate alla struttura dei Trattati dell’Unione europea valorizzano il principio di equivalenza o di non discriminazione, unitamente al divieto imposto al singolo Stato di rendere “praticamente impossibile o eccessivamente difficile” l’esercizio dei diritti conferiti dalla norma statuale.

E’ meritevole di attenzione il principio della responsabilità dello Stato membro per danni causati ai singoli da violazioni del diritto unionale già a partire dalla sentenza Francovich, qualunque sia l’organo statuale la cui azione od omissione abbia dato origine alla trasgressione, riconosce al singolo, a talune condizioni, di ottenere un riconoscimento.

Per la violazione della giurisprudenza unionale si può procedere al ricorrere di tre condizioni, vale a dire:

a) che la norma giuridica violata sia preordinata a conferire diritti ai singoli;

b) che si tratti di violazione grave e manifesta;

c) che esista un nesso casuale diretto tra la violazione dell’obbligo incombente allo Stato e il danno subito dai soggetti lesi.

Un’ulteriore conseguenza della violazione dell’articolo 267 TFUE, da parte del giudice di ultimo grado, è la possibilità che la Commissione UE avvii un processo d’infrazione ai danni dello Stato incombente. I testi nascono con l’auspicabile intento di offrire ai professionisti del settore ed agli studiosi del diritto doganale una rappresentazione di alcune delle più rilevanti pronunce della Corte di giustizia dell’Unione europea su temi ed istituti inerenti a quel vasto, frastagliato, universo giuridico del diritto doganale, in chiave tributaria ed extratributaria.

La corretta applicazione ed interpretazione del diritto unionale è svolta dalla Corte in costante collaborazione con i giudici comuni dei singoli Stati membri, i quali rappresentano i primi soggetti deputati al controllo dell’integrità del sistema normativo europeo, dai giudici unionali in un fondamentale processo di osmosi che alimenta le basi del processo di integrazione europea, sia giuridico che economico. Difatti, il lettore potrà notare che la quasi totalità delle sentenze proposte sono emesse dalla Corte su rinvio pregiudiziale del giudice comune.

Doganalista presso Lopizzo srl - servizi doganali: consulenza, formazione e rappresentanza in Dogana