Si sono tenuti a Roma il 27 e 28 giugno 2024, presso la Sala Angiolillo del Palazzo Wedekind, in piazza Colonna, gli “Stati Generali dell’Agenzia Dogane e dei Monopoli” che si sono proposti di raccogliere opinioni e proposte formulate dagli stakeholder, pubblici e privati, in relazione a tematiche di particolare rilevanza macro economica e di interesse per il contesto nazionale e internazionale.

La manifestazione, alla prima edizione, ha inteso realizzare un forum per l’“ascolto” delle posizioni espresse dagli stakeholder in ordine a questioni di particolare attualità, che fossero occasione di riflessione per una regolamentazione dei complessi ambiti di competenza dell’Agenzia in linea con le reali esigenze dei comparti economici interessati.

L’evento si è articolato in tre sessioni incentrate su autonome tematiche, ciascuna dedicata ad un particolare settore di interesse dell’Agenzia:

  1. a) dogane;
  2. b) giochi;
  3. c) accise-prodotti energetici.

Alla sessione dogane ha partecipato il Presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, Paolo Pasqui e il consigliere Enrico Perticone.

“Ho istituito gli Stati generali finché l’Agenzia possa dialogare, in modo costruttivo, con la variegata platea di portatori di interesse che, quotidianamente, si rapportano con noi nell’ambito delle dogane, dei giochi e delle accise – così ha dichiarato il cons. Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli. L’organizzazione di questo evento ha impegnato, per quasi un anno e ad ogni livello, tutte le articolazioni centrali e territoriali dell’agenzia che, per la prima volta, hanno saputo creare tra loro una fattiva collaborazione, vale a dire un’interazione tra l’anima internazionalistica delle dogane e delle accise e lo spirito, teoricamente monopolistico, dei giuochi e dei tabacchi. La Convention – ha concluso Alesse – si volgerà, con cadenza annuale, allo scopo di ascoltare e raccogliere opinioni e proposte dai rappresentanti dell’imprenditoria ma anche delle Istituzioni pubbliche e del mondo accademico, in relazione a tematiche di rilevanza macroeconomica e di significativo interesse nel contesto nazionale e internazionale per disegnare, nel rispetto dei vincoli che la materia tributaria impone, un sistema regolatorio il più possibile condiviso”.

27 giugno 2024

SESSIONE

DOGANE

Ore 09:00           Accoglienza partecipanti e caffè di benvenuto Ore 09:55   Proiezione video

Ore 10:00           Saluti istituzionali

Roberto Alesse (Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) Ore 10:15   Maurizio Leo (Viceministro dell’Economia e delle Finanze)

Ore 10:25           Matthias Petschke (Direttore Direzione Dogane della DG TAXUD – Commissione Europea)

Ore 10:35           Tavolo: LA RIFORMA DELLE DOGANE UE: L’IMPATTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE – HUB EUROPEO, ARTIFICIAL INTELLIGENCE, BIG DATA

Moderatore: Roberto Sommella, Direttore di Milano Finanza

Partecipano: Florian Benedan (AICAI); Cristiano Cannarsa (Amministratore delegato SOGEI);

Riccardo Torlone (Professore ordinario Università ROMA TRE); Laura Travaglini (CONFINDUSTRIA).

Ore 11:10           Tavolo: LA RIFORMA DELLE DOGANE UE: SEMPLIFICAZIONI E NOVITÀ PER IL COMMERCIO INTERNAZIONALE

Moderatore: Roberto Sommella, Direttore di Milano Finanza

Partecipano: Domenico De Crescenzo (Vicepresidente FEDESPEDI); Sara Armella (Studio Legale Armella & Associati); Massimo De Gregorio (Presidente ANASPED); Anna Polimeni (DG TAXUD – Commissione Europea); Marco Carenini (Presidente AICAI).

Ore 11:55           Tavolo: LA RIFORMA DELLE DOGANE UE: LA RAPPRESENTANZA IN DOGANA E LE FORME POSSIBILI DI PARTENARIATO PER SOSTENERE IL MONDO PRODUTTIVO

Moderatore: Roberto Sommella, Direttore di Milano Finanza

Partecipano: Bruno Pisano (Presidente ASSOCAD); Paolo Pasqui (Presidente Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali); Piero Bellante (ANASPED); Filippo Mancuso (ASSONIME); Enrico Perticone (Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali).

Ore 12:30           Conclusioni

Claudio Oliviero (Direttore Direzione Dogane dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) Ore 12:35   Fine lavori

LE NUOVE SFIDE DELL’UNIONE DOGANALE: DALL’HUB EUROPEO ALLE FORME DI PARTENARIATO

Ali’Agenzia delle dogane e dei monopoli è attribuita la competenza ad applicare le disposizioni unionali in materia doganale, a gestirne le relative procedure e a riscuotere i dazi, in ciò contemperando la salvaguardia degli interessi erariali – unionali e nazionali – con l’esigenza di fluidità del traffico commerciale internazionale.

Consapevole del proprio ruolo, l’Agenzia si appresta, oggi, ad affrontare le sfide di domani connesse alla riforma delle dogane dell’Unione, operando in stretto collegamento con le Istituzioni unionali senza, tuttavia, perdere mai di vista l’interesse del Paese, a tutela della realtà imprenditoriale nazionale.

La riforma della governance dell’Unione doganale, presentata dalla Commissione europea nel maggio 2023, contiene misure all’avanguardia, basate sulle nuove tecnologie e sulla gestione dei dati, per un mercato unico più sicuro e competitivo. Si tratta di misure destinate, tuttavia, ad avere forti ripercussioni sulle attività delle Amministrazioni doganali degli Stati membri, delle imprese e dei cittadini dell’Unione europea.

È un progetto che risponde all’evoluzione della realtà odierna, all’enorme incremento del volume del commercio elettronico, all’aumento delle disposizioni di rango unionale che, a tutela di interessi diversi, si applicano sulle merci importate e anche alle crisi geopolitiche in atto.

Grazie alla trasformazione digitale, la riforma mira, da un lato, a semplificare e a razionalizzare gli adempimenti connessi alla dichiarazione doganale – mettendo a disposizione degli operatori economici un’unica interfaccia – dall’altro, intende fornire alle Amministrazioni doganali degli Stati membri strumenti idonei a valutare, adeguatamente, le importazioni, per controllare selettivamente soltanto quelle che compor­ tano rischi reali per l’Unione, per i suoi cittadini e per la sua economia.

Il fulcro del nuovo sistema sarà il centro doganale digitale europeo (HUB europeo) che, nel tempo, sostituirà l’infrastruttura informatica doganale oggi esistente negli Stati membri dell’Unione.

L’HUB europeo sarà presieduto da una nuova Autorità doganale dell’Unione, che si affiancherà alla Commissione europea e alle singole Amministrazioni doganali degli Stati membri e contribuirà a una gestione centralizzata dell’analisi del rischio e a controlli doganali più efficaci.

La centralizzazione delle funzioni (IT, dati e gestione del rischio) nella futura Autorità doganale dell’Unione comporterà una riduzione degli oneri amministrativi per gli operatori economici, un risparmio significativo sul fronte delle spese informatiche sostenute dalle Dogane degli Stati membri, nonché un rafforzamento della vigilanza doganale a beneficio degli operatori economici e dei cittadini europei.

L’HUB europeo costituirà un unico ambiente online dell’Unione europea, in cui le imprese saranno tenute a registrare le informazioni sui prodotti e sulle catene di approvvigionamento delle merci che intenderanno introdurre nell’Unione.

I dati forniti dalle imprese saranno raccolti con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e, attraverso l’apprendimento automatico, l’intelligenza artificiale e l’intervento umano, le Amministrazioni doganali saranno dotate di strumenti adeguati a valutare la legittimità della circolazione delle merci.

Come evidenziato dalla Commissione europea nei documenti di accompagnamento alla proposta del nuovo codice doganale, infatti, circa l’ottanta per cento del traffico doganale è costituito da operazioni regolari e legittime; di conseguenza, questo segmento di traffico può essere oggetto di facilitazioni e di snellimenti delle procedure ai fini doganali.

In tal senso, il nuovo codice doganale dell’Unione, in fase di approvazione, introduce un moderno approccio di partenariato tra le Amministrazioni doganali e gli operatori economici. In linea di principio, le Amministra­ zioni doganali continueranno a essere responsabili dello svincolo delle merci e del vincolo delle stesse a un regime doganale; operatori economici affidabili e certificati (Trust&Check) potranno svincolare le loro merci senza un intervento doganale attivo e con controlli meno numerosi e più mirati.

Gli operatori Trust&Check avranno, così, come unico interlocutore, per le loro attività svolte in tutta l’Unione europea, l’Amministrazione doganale nel loro luogo di stabilimento e ciò sarà reso possibile proprio dall’HUB europeo.

Con l’introduzione della nuova figura del Trust&Check, l’Unione europea intende superare i limiti dell’attuale sistema AEO – Authorized Economie Operator- auspicandone un’ampia diffusione.

Da ciò potrebbe conseguire una rivisitazione dell’istituto della rappresentanza in dogana e del ruolo dell’intermediazione svolto da figure professionali, da un lato, e Amministrazione doganale, dall’altro.

Il nuovo codice doganale dell’Unione introduce anche procedure di importazione per il commercio elettronico più semplici e trasparenti; nel prossimo futuro, le grandi piattaforme online saranno tenute a trasmettere le informazioni sulle merci da spedire nell’Unione europea entro un giorno dall’acquisto, al fine di aiutare le Autorità a monitorare le spedizioni e i prodotti che potrebbero essere non conformi alle norme unionali.

Il nuovo partenariato con le imprese, ideato come strumento per sostenere il commercio legittimo, è, dunque, fondato su un’importante riduzione degli adempimenti dichiarativi a carico degli operatori economici, la quale è resa possibile grazie alle potenzialità offerte dalla nuova tecnologia e dall’intelligenza artificiale.

Si tratta di un’esperienza già in atto nei Paesi a più alto tasso tecnologico, dove si registra anche un dirompente impatto delle nuove tecnologie sul mercato occupazionale.

Dal processo innovativo in atto nasce, dunque, l’esigenza di individuare le misure da porre in essere per supportare gli operatori nella fase di transizione al nuovo regime.

E ancora. Per ottimizzare i vantaggi conseguenti al prossimo cambiamento, occorre una riflessione sulle misure da adottare in termini di riconversione e di riqualificazione del personale, nonché una valutazione su quali siano gli strumenti, anche di natura legislativa, su cui far leva per preparare la Pubblica amministrazione e il settore privato alla nuova sfida tecnologica.

Le modifiche che sono in procinto di essere introdotte richiedono, poi, una riflessione sull’effettività delle semplificazioni e sulla concreta gestione dei dati per il tramite dell’HUB europeo.

L’analisi dei limiti e della contenuta diffusione registrata dall’attuale sistema di certificazione AEO potrebbe, inoltre, aiutare a individuare misure idonee a evitare che analoghe criticità possano, nel prossimo futuro, riflettersi negativamente sulla competitività del sistema industriale italiano, allorquando entrerà in funzione la certificazione Trust&Check.

È altrettanto necessario accendere, poi, un riflettore sull’evoluzione della figura del rappresentante doganale, per valutare le iniziative che potrebbero aiutare la transizione da un sistema fondato sulla rappresentanza diretta a uno basato sulla rappresentanza indiretta, contemperandone criticità e rischi.

Infine, appare ineludibile una riflessione anche sull’impatto delle nuove procedure di importazione, in corso di introduzione, in materia di commercio elettronico, sull’operatività dei corrieri espressi e su quella delle amministrazioni doganali, soprattutto in considerazione della crescita esponenziale di tale segmento di merca­ to che è stata registrata negli ultimi anni.

Questi sono i temi che verranno trattati nella sessione degli Stati Generali ADM dedicata al settore doganale, intorno ai quali confronteranno le proprie riflessioni e proposte esponenti delle Istituzioni, delle Associazioni e del mondo Accademico.