S: IdentiKIT di un SET – un titolo misterioso ed emblematico che, forse, anche un pluripremiato scrittore, autore di decine di legal thriller, come John Grisham ci invidierebbe. Fatto sta che John Grisham nacque nel sud degli Stati Uniti nel 1955 proprio mentre dall’altra parte del globo veniva firmato un fondamentale Protocollo di aggiornamento della Nomenclatura di Brussels che istituiva un sistema integrato di Regole generali, Voci, Note Legali e Note Esplicative finalizzato alla realizzazione di uno strumento uniforme e condiviso per la Classificazione. Centrale fin dal principio fu la definizione del concetto di “set” che portò all’individuazione di Voci specifiche per alcune tipologie di merci come, ad esempio, i kit di primo soccorso della 30.05, i set di colori della 32.10, gli assortimenti di cancelleria della 48.14 o ancora i set per manicure della 82.13. Altri beni, che pur venivano commercializzati sotto forma di assortimenti, non condivisero la medesima fortunata sorte e divennero presto oggetto di studio poiché presentavano criticità notevoli in termini di classificazione. Con l’intento di semplificare il compito di Autorità doganali ed Operatori economici finalmente nel 1974 venne inserito all’interno della Regola 3(b) un riferimento a “merci presentate in assortimenti (set)”. Tuttavia, per raggiungere una formulazione prossima a quella attuale ed introdurre il concetto di “vendita al minuto” dovremo attendere ancora qualche anno; proprio quel 1982 in cui Grisham ambienterà il suo primo indiscusso successo letterario.

C: Tra i 66 set inizialmente analizzati dal Comitato della Nomenclatura era presente anche un “Kit di emergenza stradale per veicoli” al quale si valutò, in fase iniziale, di attribuire una Voce specifica – 87.06. Sfortunatamente a tal proposta non fu dato seguito ma lo studio condotto sul prodotto servì come base per l’elaborazione di un pensiero logico condiviso e come strumento fondamentale per la formulazione del testo della Regola 3(b). Stesso contributo giunse dall’analisi di un set da toeletta e di un assortimento di cancelleria da ufficio. Ma, come nei migliori romanzi, questo era solo il preludio di un’avventura grandiosa. Nell’ottobre 2005 il Segretariato del WCO ricevette dal Customs and Border Protection statunitense una richiesta di assistenza per la classificazione di un Kit di 99 pezzi per il soccorso stradale  – 99 piece Roasdside Emergency Kit  – composto da: cavo di avviamento, guida informativa, coperta termica, acqua per il radiatore, bastoncini luminosi, fascette per tubi, sifone per carburante, guanto in vinile, bandiera con la scritta “Emergency Help Call Police”, panno rosso da officina, coltello multifunzione, torcia, batterie, poncho, rotolo di nastro, fusibili,  fascette di nylon, sigillante per pneumatici e kit di pronto soccorso, il tutto confezionato all’interno di una borsa in plastica rinforzata con la scritta “Emergency Roadside Kit”. Basandosi sul contenuto appena descritto l’Autorità doganale americana riteneva che il kit non potesse essere classificato sulla base della Regola 3(b) poiché non ravvisava nel concetto di “emergenza stradale” il carattere di “bisogno specifico” o di “esercizio di una determinata attività”.

S: Come ben sappiamo, infatti, ai sensi della Regola Generale per l’Interpretazione del Sistema Armonizzato 3(b) “i prodotti misti, i lavori composti di materie differenti o costituiti dall’assemblaggio di oggetti differenti e le merci presentate in assortimenti condizionati per la vendita al minuto, la cui classificazione non può essere effettuata in applicazione della regola 3(a), sono classificati, quando è possibile operare questa determinazione, secondo la materia o l’oggetto che conferisce agli stessi il loro carattere essenziale. La Nota Esplicativa (X), inoltre, precisa che si considerano presentate in assortimento “le merci che soddisfano contemporaneamente le seguenti condizioni: a) essere composte di almeno due oggetti diversi che, a prima vista, sono suscettibili di appartenere a voci differenti; b) essere composti di prodotti o oggetti presentati assieme per la soddisfazione di un bisogno specifico, o l’esercizio di una determinata attività: c) essere presentate in imballaggi per la vendita diretta all’utilizzatore finale senza modificarne il condizionamento”. In assenza di anche uno solo dei predetti requisiti la condizione di “assortimento” viene meno. E fu proprio a causa della opinabile mancanza del presupposto (b) che il CBP statunitense propose al Segretariato di classificare separatamente ed in maniera indipendente ciascun componente. Tuttavia, sulla scorta degli studi condotti in passato, con particolare riferimento al set di cancelleria analizzato dal Comitato della Nomenclatura, il Segretariato decise di adottare un’interpretazione estensiva del concetto di “bisogno specifico/esercizio di attività” confermando la classificazione del Kit di emergenza come assortimento “per emergenze stradali di varia natura”.

C: A questo punto si rendeva necessario individuare l’elemento atto a conferire all’insieme il carattere essenziale e vennero, dunque, richieste ulteriori specifiche in termini di funzionalità dei singoli componenti, natura, quantità, valore, peso ed ogni altro “criterio” dirimente. Interessante notare che tra gli articoli figurava anche un “kit di primo soccorso”, il cui prezzo e il cui valore intrinseco avrebbero da soli potuto incoronarlo come bene atto a conferire il carattere essenziale, portando a classificare il 99 piece Roasdside Emergency Kit alla Voce 30.06. Tuttavia, ai sensi della Nota 4 al Capitolo 30, nella 30.06 risultano “compresi soltanto” una serie di prodotti farmaceutici specificamente elencati nel testo “da classificare in questa voce e non in altra voce della nomenclatura”. Tale previsione creava un’incompatibilità insuperabile, rendendo complesse ulteriori valutazioni in termini di classificazione sulla base del “carattere essenziale”. Persino Grisham nell’impasse avrebbe vacillato. Era il 2007 e nelle librerie usciva “Playing for Pizza” mentre il Comitato del Sistema Armonizzato rifletteva su come conciliare le previsioni contenute nelle Note di Capitolo con il testo delle Voci e le Regole di Interpretazione. Dopo un lungo e sofferto confronto il Comitato decise, 11 voti a 10, che il kit fosse da classificare come assortimento condizionato per la vendita e che non fosse possibile ravvisare in nessuno degli elementi costitutivi quello in grado di conferire all’insieme il carattere essenziale. Si decise dunque di procedere gerarchicamente con l’applicazione della Regola 3(c), ai sensi della quale “nei casi in cui le Regole 3(a) o 3(b) non permettono di effettuare la classificazione, la merce è classificata nella voce che, in ordine di numerazione, è posta per ultima fra quelle validamente suscettibili di essere prese in considerazione”. Pertanto, il Kit venne classificato alla Voce 85.44.42 in applicazione delle Regole 3(c) e 6 ma si decise di non far seguire alla Decisione la pubblicazione di un Parere di Classifica per mancanza di informazioni dettagliate sul prodotto. Venne, comunque, messo a verbale che lo studio del 99 piece Roasdside Emergency Kit aveva stabilito una serie importante di punti fermi per l’applicazione e formalizzazione della Regola 3.

S: Dieci anni dopo, nel luglio 2017, il Segretariato ricevette dell’Autorità doganale del Costa Rica una richiesta di assistenza per la classificazione di un “Kit di Emergenza per Veicoli” costituito da: borsa da trasporto rettangolare, set di cavi per batteria, cinghia di fissaggio, nastro adesivo, misuratore di pressione per pneumatici, taglierino, lampada frontale, batterie, triangolo riflettente in plastica per segnalazione, coperta in tessuto, fascette per cavi, guanti in nitrile e poncho in plastica. Secondo il parere dell’Amministrazione la borsa, non specificamente suddivisa in comparti destinati all’alloggiamento dei vari componenti, avrebbe potuto essere impiegata per altri scopi. Questo, unito al fatto che non sembrava possibile ravvisare un chiaro intento comune agli oggetti presenti nel set, spingeva verso una classificazione per singolo componente in applicazione delle Regole 1 e 6. Anche il Delegato dell’Unione europea, in occasione della 60° Sessione del Comitato del Sistema Armonizzato, espresse le proprie perplessità in merito alla presenza nel set di un elemento del tutto estraneo: 5 fascette per cavi, la cui funzione risultava inadatta al soddisfacimento del bisogno specifico di far fronte ad un’emergenza stradale di qualsivoglia natura. Il fatto che in passato fosse stato classificato un kit simile in applicazione di determinate regole non avrebbe dovuto trarre in inganno poiché ogni bene va valutato in maniera indipendente sulla base di caratteristiche merceologiche, tecniche e commerciali per come si presenta di volta in volta.

C: Quando la questione venne sottoposta a votazione 26 delegati su 45 confermarono la classificazione come assortimento ma ribadirono la difficoltà nell’individuare il bene che avrebbe dovuto impartire all’insieme il carattere essenziale, pertanto, si decise di fare ricorso alla Regola 3(c). A questo punto anche il nuovo Kit venne classificato alla Voce 85.44.42. Seguì una discussione animata, guidata dai Commissari di Costa Rica ed Unione europea, sull’interpretazione dell’espressione “voci egualmente suscettibili di essere prese in considerazione”. Oggetto del contendere era la presenza nell’assortimento di un misuratore di pressione per pneumatici, assente nella versione originale del 99 piece Roasdside Emergency Kit. Poiché tale strumento rappresentava a tuti gli effetti un bene di primaria importanza per il controllo delle gomme, al fine di garantire una guida sicura, il Commissario UE richiamò l’attenzione sulla necessità di modificare la Decisione di Classificazione poiché ai sensi della Regola 3(c) l’ultima voce fra quelle validamente suscettibili di essere prese in considerazione” sarebbe stata la 90.26  – Strumenti ed apparecchi di misura della pressione. Ribadì, infine, la necessità di chiarire in via definitiva il significato letterale dell’espressione per non dover incorrere in futuro nella medesima problematica. Era il 2018 e dopo anni di confronti serrati eravamo arrivati alla “Resa dei Conti”, quella letteraria di John Grisham sotto forma di viaggio incredibile alla ricerca della verità, e quella tecnica, espressione del Comitato del Sistema Armonizzato che decise di ri-classificare il Kit come assortimento alla 90.26.20 in applicazione delle Regole 1, 3(c) e 6.

S: Prima che potesse essere pubblicato il Parere di Classifica predisposto dal Comitato, tuttavia, nel novembre 2018 l’Amministrazione delle Filippine, in accordo con i Rappresentanti di Argentina, Colombia e Costa d’Avorio, chiese il riesame della Decisione, sostenendo ancora una volta la mancanza del presupposto del “soddisfacimento di un bisogno specifico”. Sottoposto nuovamente a votazione il Kit venne confermato come assortimento classificabile alla Voce 90.26.20. Per evitare ulteriori future contestazioni il Commissario egiziano propose la creazione di una Voce specifica all’interno del Sistema Armonizzato per questa tipologia di beni e quello del Canada un’ulteriore modifica alle Note Esplicative della Regola 3(b) per integrare una spiegazione ancora più chiara e dettagliata del concetto di “assortimento condizionato per la vendita al minuto”. Finalmente nel 2021 venne pubblicato il Parere di Classifica relativo al Kit di Emergenza per Veicoli in applicazione delle Regole 1, 3(c) e 6. Capita, tuttavia, di imbattersi ancora in Binding Ruling statunitensi o ITV unionali rilasciate per voci differenti o in applicazione di Regole diverse che sembrano disapplicare il Parere in questione e non considerare decenni di riflessioni e conquiste. A questo punto la certezza è solo una: ad ogni compleanno letterario di Grisham viene rispolverata e contestata la classificazione del Kit di Emergenza, a tal punto che la sua intera esistenza si è svolta in parallelo al processo di studio, ricerca e definizione del concetto di “assortimento”. Probabilmente non lo saprà mai, a meno che non gli capiti tra le mani un giorno una copia de Il Doganalista. Ma sia ben chiaro, ci rendiamo sin da ora disponibili a collaborare con lui alla stesura del primo Legal Thriller a sfondo Tariffario; il titolo? Signore in Giallo  – IdentiKIT di un SET.

Laureata in economia e commercio, Doganalista iscritta all’Albo Professionale dal 1998, è consulente in materia doganale.

Ha fondato con la sorella Francesca Composta, anche lei doganalista iscritta all’Albo professionale, il Cad Mantova, che annovera tra i propri clienti aziende di significativa importanza.

È stata consigliere del Consiglio Territoriale dei doganalisti della Lombardia, dell’Associazione degli spedizionieri doganali di Milano, di Assocad ed attualmente è membro del Comitato consultivo di Assocad

Doganalista, Laureata in Ingegneria Civile è Membro della Commissione di Studio Tariffa Doganale e Misure Associate alla Taric del Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali.
Socio dello Studio Taroni Srl con sede in Interporto-Bologna.