In data 12 luglio 2023 la Camera dei deputati ha approvato il testo della proposta di legge delega al Governo per la riforma fiscale AC-1038, proposta su iniziativa del Governo stesso, presentata il 23 marzo 2023 e pubblicata sul sito della Camera dei deputati.
Il progetto di legge è stato presentato come un provvedimento prioritario, poiché rientra tra gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (“PNRR”) come risposta alle esigenze strutturali del Paese e parte integrante della ripresa economica e sociale che si intende avviare anche grazie alle risorse europee.
Giova segnalare preliminarmente che l’art. 1 del testo detta i termini per l’azione governativa secondo cui entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore l’Esecutivo è tenuto ad adottare precipui decreti legislativi, che, a loro volta, dovranno revisionare il sistema fiscale nella sua complessità.
L’ambizione della proposta mira a impattare non solo i principi del diritto tributario, come ad esempio il principio del contradditorio o il diritto all’interpello, ma fornisce principi e criteri direttivi per la riforma delle singole imposte, tra cui anche i dazi.
In particolare, l’art. 11 della proposta di legge delega è rubricato “Revisione della disciplina doganale”, il cui principale intento è quello di aggiornare la normativa contenuta nel DPR n. 43/1973 (TULD), nel D.Lgs. n. 374/1990 e nella L. n. 907/1942, ritenuti dal Legislatore obsoleti e superati in molte loro parti dalla normativa dell’Unione, ossia il Reg. UE n. 952/2013 (CDU) e i collaterali regolamenti (RD, RE e RDT).
Oltre a tale principio di conformazione della normativa interna a quella di derivazione europea, il Legislatore intende conferire delega al Governo affinché si proceda (i) al completamento della telematizzazione delle procedure e degli istituti doganali, (ii) al miglioramento del coordinamento tra le autorità, semplificazione delle verifiche e potenziamento dello Sportello unico doganale e dei controlli (Portale SUDOCO), (iii) al riordino delle procedure di liquidazione, accertamento, revisione dell’accertamento e riscossione di cui al D.Lgs. n. 374/1990, (iv) alla revisione dell’istituto della controversia doganale previsto dal TULD.
Ulteriori aspetti di rilevanza doganale si hanno in merito (i) all’art. 7, rubricato “Princìpi e criteri direttivi per la revisione dell’imposta sul valore aggiunto”, secondo cui vi sarà un mantenimento del richiamo al codice di nomenclatura combinata nell’attività di razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote IVA ridotte, (ii) all’art. 18, rubricato “Sanzioni”, secondo cui vi sarà una revisione della disciplina sanzionatoria da applicare alle violazioni della normativa doganale prevista dal TULD, prevedendo sia una razionalizzazione delle fattispecie penali sia la revisione delle sanzioni di natura amministrativa in conformità ai princìpi di effettività, proporzionalità e dissuasività previsti dal CDU e dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, (iii) sempre all’art. 18, laddove è prevista l’integrazione del D.Lgs. n. 231/2001 (art. 25-sexiesdecies sul contrabbando) con ulteriori sanzioni interdittive per le fattispecie più gravi.
Ebbene, il 12 luglio la Camera ha approvato il disegno di legge delega ed è stato prontamente trasmesso al Senato, il quale durante la seduta n. 87 del 13 luglio ha rinominato il progetto di legge con il n. S.797 e lo ha assegnato alla 6° Commissione permanente (Finanza e tesoro) in sede referente. Alla data del 24 luglio I lavori della Commissione sono stati avviati e, secondo il calendario dei lavori pubblicato, in data 20 luglio è stato adottato il testo base del disegno di legge per il prosieguo dell’esame. Così come anticipato da altre fonti giornalistiche, il testo di legge dovrebbe essere approvato entro la fine dell’estate, promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Infine, si auspica che il Legislatore nazionale, nella sua opera di redazione dei decreti legislativi attuativi, prenda in considerazione l’opera riformatrice annunciata dalla Commissione UE con la sua Comunicazione al Parlamento, al Consiglio e al Comitato Economico e Sociale Europeo del 17 maggio 2023, pubblicato in GUUE, con la quale si prospetta l’adozione di un nuovo regolamento che andrà a modificare l’intero assetto dell’attuale CDU.